lunedì 25 gennaio 2010

Il grande tulipano di Gaetano Gerbino

Anche Gaetano, circa un anno fa, aveva inviato i suoi lavori in lettura a li.ragazzi, sezione di lettura incrociata di cui sono capogruppo da un paio d'anni. Anche in quel caso i testi mi erano piaciuti, tanto per i temi trattati- le avversità ineluttabili, la separazione definitiva da chi si ama, la malattia, il rispetto per animali e uomini - che per la delicatezza con cui erano declinati.
In realtà il primo racconto inviato e possibilmente il prossimo a venire prodotto, Giada e Teodoro, trattava implicitamente della scelta di diventare vegetariani, il che non è tema comune nei testi dedicati all'infanzia, eppure la trama coerente e la scrittura scorrevole lo rendevano molto più che accettabile ai piccoli lettori.
Incuriosita, ho dato un'occhiata anche al resto, scoprendo che la delicatezza e la semplicità del linguaggio, privo di banalità scontate, erano tratti fondamentali del registro che aveva scelto.
Pochi ritocchi, soprattutto la correzioni di sviste inevitabili quando si scrive e di qualche refuso, ed era pronto per essere consegnato allo studio delle illustrazioni.
Elisabetta G ha reso molto bene i messaggi che Gaetano voleva trasmettere, suscitando la simpatia del lettore con l'immagine dolce e birichina del topolino Tato, tutto muso e baffi, nel corso delle sue peripezie.
Ma c'è di più.
Originario di Piana degli Albanesi, Gaetano è rimasto molto legato alle sue tradizioni, che hanno radici antiche. Parla correntemente l'albanese antico e lo scrive, anche. Per sua decisione, Il grande tulipano è uscito in versione bilingue, in modo da poter consentire tanto agli albanesi di Piana che a quelli d'Albania e sparsi per il mondo di poter fruire di un testo nella loro lingua madre.
Come potete ben capire, anche in questo caso non mancano le ragioni per indulgere nella lettura di un bel racconto.

1 commento:

  1. Ho avuto il piacere di leggere sia Giada e Teodoro che Il grande tulipano e non posso che condividere la buona opinione sia dei temi trattati che della freschezza dello stile.
    Io poi sono di parte, dato che sono animalista, ma la natura presentata da Gaetano non può che far sognare.

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