martedì 29 giugno 2010

L'appuntamento di Ronchi dei legionari

La piazzetta al nostro arrivo è semivuota. Le sedie disposte a semicerchio intorno all’assito di legno sono un indizio dell’evento. C‘è tutto il tempo di preparare il nostro bel prato e di confezionare minuscole coccinelle di carta rossa. Carolina, Simone ed Elisa sono aiutanti provetti, che dipingono in fretta e con molta grazia le sette macchioline nere sulle alucce degli insetti.
Li distribuiranno a ogni bambino presente a spettacolo iniziato.
Fa caldo, e Anna Maria, la libraia che ci segue ad ogni uscita, si è persa per strada.
In autostrada i cartelli con le indicazioni sono stati modificati. Arriva di lì a poco, con tutto l’anticipo necessario, e sistema il suo bel banchetto con i libri della collana, le copertine colorate che sembrano tante caramelle.
Lo spiazzo si anima, e i bambini cominciano a radunarsi intorno.
Ce ne sono davvero tanti, curiosi e attenti di quel che stiamo facendo. Non si può aspettare oltre, sperando che la loro pazienza si dilati all’inverosimile.
Cominciamo.
Ormai siamo attori consumati, e sappiamo quello che il nostro piccolo pubblico si aspetta da noi.
Vuole capire che voce ha Sofia Coccinella, quale viso si nasconde dietro alla mascherina nera.
Ah, non restano delusi! In particolare non resta delusa Ada, i ricci sparati in aria e un musetto tenerissimo, che non riesce a trattenersi e sale sul piccolo palco a ‘tastarci’. L’occhiata da vicino le mette il cuore in pace, e dà l’idea che le piacciamo.
Viola è seduta in prima fila, accanto alle sue amichette. Ridono dei buffi copricapi che permettono agli insetti del Sottobosco di uscire allo scoperto. Paradossale? No, è effettivamente così.
Sofia, Lucilla, Scipione, Poisonio, Gustavo e Ermete, sei personaggi scelti fra tutti quelli che abitano la mia radura, vivono grazie alle cuffie di velluto e di pelo che gli attori indossano, ed escono allo scoperto attraverso le loro voci, che simulano gli episodi di cui sono protagonisti.
Gli occhi sgranati, i bambini paiono gradire l’immersione nella fantasia al suono lieve della chitarra classica di Daniele, che fa da sottofondo all’introduzione, e del contrabbasso imponente che caratterizza le ambientazioni delle varie letture.
Alla fine, ancora Ada sale sul palco e chiede, con la proprietà linguistica dei suoi tre anni e mezzo, che cosa sono gli insetti. Alla mia spiegazione, mi racconta della sua predilezione per il miele, prodotto dalle api, che zucchera la sua tisana…
Nevio Polli promette gelato per tutti e in capo a pochi minuti distribuisce stecchi e ghiaccioli.
E’ festa.
Il bilancio è positivo. Abbiamo intrattenuto un altro piccolo pubblico, e la favola è piaciuta, tuttavia le copie vendute sono solo cinque.
Anna Maria non ha protestato per la trasferta, ma si è rattristata dell’atteggiamento di alcune madri, che hanno snobbato il banchetto dei libri trascinando i figli verso l’uscita…Si è consolata solo pensando all’effetto della crisi sugli acquisti definiti non prioritari.
A chi si lamenta per la mancanza di illustrazioni a colori, posso solo dire che è l’unico modo per contenere i prezzi di copertina.
Se vogliamo più libri in casa, più storie da raccontare ai nostri bambini, o da far loro leggere, i testi devono essere abbordabili.
La biblioteca è comunque un’ottima alternativa, se persone qualificate e disponibili sollecitano e predispongono i piccoli lettori ad un’attività che non ha pari.

domenica 20 giugno 2010

quanta acqua sotto i ponti...

Già quanta acqua sotto i ponti! e non soltanto metereologicamente.
La mancata tenuta di fiabetica nella posizione di blogbabel ha certamente contribuito a raffreddare le mie già tiepide propensioni alla scrittura sul blog, e mi sono dileguata.
Dopo una rapida quanto spietata analisi, ho pensato che, tuttavia mi spetta, proprio in virtù dela mia posizione di direttore di collana, dunque ricomincio da qui.
In queste ultime settimane in cui sono stata lontana dalla blogsfera ho fatto molte cose.
Ho, per esempio, partecipato alla presentazione del mio Racconti dal Sottobosco il 21 maggio in quel di Livorno, presso la libreria Edison, per l'edizione del premio Autrice per l'estate organizzato dalla Casa editrice Mani di Strega. (Le foto, per quanto poco 'veritiere' all'indirizzo www.unlibroperl'estate.it/presentazioni).
Pomeriggio simpatico, discorsivo e interessante per quanto concerne i nuovi incontri e lo scambio del reciproco punto di vista- eravamo sei autrici di diversa provenienza e preparazione- riguardo la scrittura e la fortuna di venire pubblicati.
La bella sorpresa è avere di recente scoperto che Agata, della nostra Nicoletta Parigini, è entrato nella rosa delle finaliste.
Nessuna tristezza per me, che partecipavo per il solo piacere di farlo, e senza velleità alcuna: il concorso cercava un romanzo che la mia raccolta non è.
Mi chiedo ancora per quale motivo sia stato comunque accettato.
Un paio di settimane fa ho presentato il mio libro in alcune scuole elementari della mia regione, trovando molto interesse fra i bambini e le bambine delle classi quarte e quinte, non solo nei confronti dei personaggi del mio Sottobosco, quanto nella magia dello scrivere.
E' stata una scoperta: le domande che mi hanno posto sulla genesi dei miei racconti denotano uno spirito critico non indifferente e molta voglia di imparare cose nuove.
La cosa più carina è che sarò ancora presente - su loro richiesta - in un paio di classi durante il prossimo anno scolastico con un programma di scrittura dedicato...
Dalla prossima settimana ricominciano gli impegni con la compagnia con cui metto in scena l'animazione di alcuni brevi brani tratti dal libro, e a quanto pare continueranno per tutta l'estate.
Ma ora basta parlare di me.
A breve, un nuovo testo farà parte della collana. Si tratta di Le nuove avventure di Cappuccetto Rosso, di Federico Garberoglio, illustrato da Elisabetta Gallina.
So benissimo di essere di parte, ma non posso nascondere quanto questo testo mi piaccia, e come sia adatto ad essere letto da bambini e bambine del secondo ciclo delle scuole elementari.
Addirittura, vorrei spingermi a consigliarlo anche oltre quella fascia d'età, per l'infinita serie di giochi di parole che contiene.
E' una rilettura dell'antica e conosciutissima fiaba in chiave 'moderna', e la soria è arricchita di personaggi e messaggi importanti per tutti i piccoli lettori. Spronano a coltivare i valori, a rispettare principi basilari, ad accettare le diversità. Dunque, ancora una volta, un libro bello e buono.
Nelle settimane della mia latitanza ho visto aggiungersi un paio di lettori fissi.
Grazie. Mi aspetto anche i loro commenti.