sabato 10 aprile 2010

Presentazioni

Lo stomaco finalmente respira libero, senza strozzature che ne limitano l'ampiezza.
Il sangue scorre fluido, piedi e mani hanno ripreso colore.
Il viso è di nuovo disteso.
Centro benessere? No, l'ansia da prestazione mi ha finalmente lasciata godere degli effetti mirabolanti di un weeekend di primavera, dell'affetto sincero di amici cari e sempre presenti, e sono più disponibile ad azzardare una stima della mia 'prima occasione'.
Come Elisabetta mi ha fatto notare, si è ripresentata la stessa situazione che vivevo prima di un esame. Buio completo fino al momento in cui mi sedevo davanti al docente e con meraviglia mai chiarita il contenuto dei tomi che ero costretta a studiare si srotolava con facilità inattesa sulla punta della lingua, pronto a trasformarsi in un voto di riguardo...
L'adrenalina ha indubbie capacità, e lo stimolo è alquanto vitale e produttivo, ma se non avessi potuto contare sulla squadra eccezionale che avevo con me, non ci sarebbero stati successo, attenzione, pubblico.
Presentare letteratura per bambini non è come farlo per gli adulti, e per quanto l'assunto sembri ovvio, la maggior parte delle volte lo sforzo viene diretto al coinvolgimento dei genitori, che i libri li acquistano, piuttosto che ai fruitori interessati, che dovrebbero invece essere incuriositi dal prodotto.
Su questa riflessione è nata l'idea di un libro che si presenta da sè, attraverso brevi episodi che permettono ai personaggi di delineare i propri caratteri, alla proposizione di piccoli incidenti che a loro volta ne introducono altri, in una concatenazione curiosa che porta al climax e sollecita la risoluzione del mistero.
Sei fra i protagonisti di Mistero nel Sottobosco sono usciti dalle pagine del libro attraverso la voce di Katia, Francesca, Mauro, Carla, Gabriella ed Elena, che portavano tutti un copricapo, (buffo ma adatto allo scopo,) che li identificava come Coccinella- con tanto di antenne inserite nella mascherina di velluto-, Lucciola, Scorpione, Ragno, Mosca e Vespa. Daniele ci ha fornito un abilissimo e davvero degno supporto musicale, iniziando con le note leggere della chirarra classica e proseguendo con il ritmo sincopato del contrabbasso, che ha seguito l'azione e la voce senza mai superarla, con il rispetto e l'educazione che sono propri di questo musicista.
La platea c'era, ed era attenta e partecipe, aiutata dagli 'stacchetti' di Carolina che ha distribuito coccinelle da dito- rigorosamente homemade- e di cioccolata, il che ha reso il seguito dello spettacolo più dolce e gradito specialmente ai bambini più piccoli.
Nessun discorso, se non le parole di Elisabetta, una radiografia alquanto azzeccata e molto affettuosa da parte di un'amica di giovane data.
Alla fine, ancora la parola ai bambini, che volevo al centro di questo piccolo evento. Simone non mi ha delusa, ma ne ero certa. Con l'arguzia che gli è propria ha scovato alcune domande che non mi aspettavo ma alle quali sono riuscita a rispondere, e ha passato poi la parola a Anna e a Carolina.
Adorabili, questi bimbi non sono riusciti a rompere il ghiaccio producendo altre richieste, ma hanno permesso di concludere senza che ci fosse bisogno d'altro, non parole di adulto, non consigli di lettura, ma una felice e curiosa sospensione.
Certo, alla fine i conti vanno fatti, e non si può trascurare il numero delle copie vendute, nè le richieste per nuove presentazioni.
Se non posso dirmi pienamente soddisfatta per questo risultato, lo sono per il resto, per l'opportunità che ho potuto giocare con l'onestà che mi impongo e di cui pago quotidianamente il prezzo.
Ai miei amici, cari e affidabilissimi,a Michele, Mattia e Carolina e al loro costante supporto che a volte dimentico: grazie. Non avrei potuto pensare ad una squadra meglio assortita.

1 commento:

  1. Non avevo dubbi...
    BRAVA! (Anche per "quell'onestà che ti imponi e di cui paghi quotidianamente il prezzo").
    Un abbraccio

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