venerdì 27 novembre 2009

Luce a Natale

Scendevano le renne di buona lena, e rapidamente stavano guadagnando terreno. Tuttavia pareva strano che la seconda nel treno di destra fosse tanto goffa: sotto i sonagli con cui Mamma Natale le aveva puntigliosamente addobbate, un addome panciuto sembrava sporgere sproporzionatamente.
All'elfo Mariolino, quello addetto al treno di sinistra, cadde l'occhio proprio lì, mentre udiva il fievole lamento che anticipava le doglie.
"Non si può fare! Non così, in mezzo allo spazio, nel freddo gelido del tempo infinito....e senza l'elfo veterinario!"
Goccioloni di sudore gli percorsero la schiena quando si rese conto che non ce l'avrebbero mai fatta ad atterrare.
L'elfo Arturo, addetto al treno di destra, si occupò di mantenere l'assetto mentre Mariolino issava la povera bestia sulla slitta.
I sacchi furono spostati per fare spazio alla nuova venuta, che era uscita in un attimo, gli occhioni a cercare conforto in tutto quell'affannarsi frenetico.
"Che facciamo adesso?"
Di rimettere la neo madre al suo posto, neanche parlarne: era troppo stanca, e poi pareva fuori luogo dividere quella coppia che si era appena riconosciuta!
La renna lappava la sua piccina con una dedizione che conquistava, mentre quella succhiava avidamente il primo nutrimento fra le stelle.
Se non era possibile procedere, pareva anche fuori discussione ritornare verso casa: ormai era troppo tardi.
La slitta procedette ballonzolando, incerta e scomposta ma decisa a compiere il giro completo.
Quell'anno il Natale sembrò esageratamente strano: nessuno ricordò di aver visto il carro, né omini barbuti e incappucciati scendere dai camini.
I doni atterrarono un po' in disordine, al limitare dei giardini, talvolta confusi con quelli dei vicini, al suono di mille allegri campanelli.
A mezzanotte si videro una moltitudine di doni vorticanti discendere verso terra, come migliaia di coriandoli colorati dotati di volontà propria.
Nessun sacco, invece, e parve strano.
La piccola Luce dormì per tutto il viaggio, teneramente riscaldata dalla sua mamma e distesa su una coperta soffice fatta di sacchi di tela rossa.

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